Quanto costa rifare un impianto elettrico?


Quanto costa rifare un impianto elettrico?

Immagina la tua casa come se fosse un’orchestra dove ogni interruttore, ogni presa diventano uno strumento pronto a suonare. Ma per far in modo che possa risplendere, serve una direzione impeccabile: il tuo impianto elettrico. Se vuoi che sia tutto impeccabile come una prima alla Scala è indispensabile armonizzare innovazione e funzionalità. E non temere, siamo noi i direttori d’orchestra! Trasformeremo la tua casa con un impianto progettato su misura, sicuro, efficiente e a prova di futuro, per farti godere ogni spazio senza pensieri.

Fattori che influenzano i costi di rifacimento dell’impianto elettrico

Veniamo al pratico, ripensare l’impianto elettrico di casa non segue mai uno schema fisso, perché molti fattori giocano un ruolo importante nel determinarne il costo finale. Conoscere questi elementi ti permetterà di pianificare meglio il progetto e di avere un quadro più chiaro dei costi.

Dimensioni dell’abitazione

Quando bisogna rifare l’impianto elettrico va da se che le dimensioni della casa siano uno degli elementi fondamentali. Infatti una casa grande richiederà senza dubbio più punti luce, più prese e, inevitabilmente, più cavi e componenti. Ad esempio, in una casa di 100 metri quadrati potrebbero essere necessari almeno tra i 40 e i 50 punti luce, con un cablaggio e un interruttore per ognuno mentre se dovessimo intervenire in una villa di 200 metri quadrati, questo numero potrebbe raddoppiare, influenzando direttamente il costo finale.

Il costo medio per punto luce può variare dai 20 e i 60 euro, quindi più grande è la casa, maggiore sarà l’investimento necessario. Tuttavia, non è solo una questione di dimensioni. Case più piccole ma con un numero elevato di stanze o utilizzi specifici, come cucine attrezzate o uffici domestici, potrebbero richiedere un numero maggiore di punti luce e prese.

Inoltre, le case di grandi dimensioni possono richiedere impianti più sofisticati, come quadri elettrici più potenti e sistemi di sicurezza più avanzati, che possono aumentare ulteriormente i costi.

Numero di stanze e punti di utilizzo

Il numero di stanze è un altro fattore che influisce sui costi. In un appartamento con tre camere da letto, una cucina e un bagno, sarà necessario installare un numero elevato di prese e punti luce. Ad esempio, una cucina moderna richiede un numero maggiore di prese per alimentare elettrodomestici come frigorifero, lavastoviglie, forno, microonde e piccoli elettrodomestici.

Anche i bagni necessitano di attenzioni particolari. Le normative richiedono che le prese siano posizionate a una certa distanza dalle fonti d’acqua e che siano dotate di interruttori differenziali per prevenire incidenti. Un impianto più complesso o progettato in modo errato potrebbe portare a costi aggiuntivi per la messa in regola successiva.

Oltre alla funzionalità, anche l’estetica gioca un ruolo. In soggiorni o camere da letto, potresti voler includere sistemi di illuminazione d’accento o prese extra per dispositivi elettronici. Maggiore è la flessibilità dell’impianto, più alto sarà il costo iniziale, ma aumenterai anche la comodità d’uso della casa nel lungo termine.

Tipologia dei materiali utilizzati

La qualità dei materiali utilizzati ha un impatto significativo sui costi finali. I cavi in rame sono lo standard di mercato grazie alla loro capacità di trasportare energia in modo efficiente e sicuro, ma esistono anche alternative più economiche, come i cavi in alluminio, che possono però risultare meno sicuri e duraturi.

Anche la qualità delle prese e degli interruttori può variare. Se scegli materiali di alta qualità, come interruttori con funzioni di regolazione della luminosità o prese con porte USB integrate, il costo aumenterà. Tuttavia, l’investimento in materiali di alta qualità si traduce spesso in una maggiore durata nel tempo e in una riduzione dei costi di manutenzione.

Un altro elemento da considerare è il quadro elettrico, il cuore dell’impianto. I quadri elettrici variano in prezzo a seconda delle funzionalità e delle dimensioni, con costi che possono oscillare tra i 300 e i 1000 euro. Un quadro elettrico di alta qualità, con funzioni avanzate di sicurezza, può proteggere meglio la casa da sovraccarichi o cortocircuiti.

Aggiornamento delle tecnologie

Se stai ristrutturando la tua casa, potrebbe essere il momento perfetto per aggiornare anche la tecnologia. L’integrazione di sistemi smart e domotici sta diventando sempre più popolare e, anche se comporta un investimento iniziale maggiore, offre benefici a lungo termine. Ad esempio, sistemi di illuminazione automatizzata, termostati intelligenti e gestione remota degli elettrodomestici possono ridurre i consumi energetici.

Impianti domotici permettono di controllare ogni aspetto della casa con un semplice tocco su uno smartphone o tablet. Dai sensori di movimento per accendere e spegnere automaticamente le luci, ai sistemi di gestione energetica che riducono il consumo elettrico, queste soluzioni non solo offrono comfort, ma anche risparmi sui costi delle bollette.

I sistemi di sicurezza possono essere facilmente integrati, migliorando la protezione della casa. Sebbene i costi iniziali siano più elevati rispetto a un impianto tradizionale, il risparmio energetico e la comodità d’uso possono ripagare nel tempo.

Normative di sicurezza

In Italia, ogni impianto elettrico deve rispettare la norma CEI 64-8, che stabilisce i requisiti minimi per la sicurezza e l’efficienza. La mancata conformità può portare non solo a problemi di sicurezza, ma anche a multe o sanzioni.

Le case più vecchie, in particolare, potrebbero necessitare di interventi significativi per adeguare l’impianto alle normative moderne. La messa a norma richiede l’utilizzo di materiali certificati e l’esecuzione dei lavori da parte di professionisti abilitati, con costi che possono variare a seconda della complessità dell’intervento.

Materiali e manodopera: cosa aspettarsi?

Quando si parla di rifare un impianto elettrico, due voci di costo sono le più significative: i materiali e la manodopera. Saper valutare entrambe ti permetterà di pianificare il progetto senza sorprese.

Materiali principali

Il costo dei materiali varia in base alla qualità e alla quantità utilizzata. Tra i materiali principali per un impianto elettrico ci sono:

  • Cavi elettrici: il costo dei cavi varia in base alla lunghezza e alla sezione. I cavi in rame sono i più utilizzati per la loro affidabilità. In media, il prezzo per un metro di cavo in rame può variare da 1 a 3 euro, ma aumenta se si scelgono cavi di qualità superiore.
  • Prese e interruttori: questi componenti sono essenziali per ogni impianto elettrico. Anche qui, la qualità influisce sui costi. Le prese standard possono costare tra i 5 e i 20 euro ciascuna, mentre modelli più avanzati con funzioni aggiuntive (come prese con porta USB o interruttori touch) possono arrivare a costare anche 50 euro o più.
  • Quadro elettrico: il quadro elettrico è uno degli elementi più importanti dell’impianto. Deve essere di alta qualità per garantire la sicurezza e la gestione ottimale dei carichi elettrici. Il prezzo varia da 300 a 1000 euro, a seconda della complessità e delle funzionalità integrate.
  • Scatole di derivazione e canaline: anche queste componenti sono essenziali per la gestione e distribuzione dei cavi all’interno delle pareti. Il costo può variare in base alla qualità del materiale e alla quantità necessaria.

Manodopera specializzata

Il costo della manodopera è un’altra voce di spesa importante. Gli elettricisti qualificati, con abilitazione per lavorare su impianti elettrici a norma, devono essere pagati per il loro tempo e competenze. In media, il costo orario di un elettricista certificato varia tra i 30 e i 60 euro all’ora, ma questo può variare a seconda della regione e della complessità del progetto.

Un impianto elettrico standard in una casa di 100 metri quadrati può richiedere fino a 2-3 settimane di lavoro, soprattutto se si tratta di una ristrutturazione in cui è necessario rimuovere parte delle pareti per accedere ai cavi. In alcuni casi, potrebbe essere necessario coinvolgere altri professionisti, come progettisti o ingegneri, che contribuiscono a far lievitare i costi complessivi.

Costo medio per punto luce/prese

Un altro modo per calcolare i costi dell’impianto è considerare il costo per punto luce o presa. In media, il prezzo per punto luce varia tra i 20 e i 60 euro, a seconda del tipo di illuminazione e delle caratteristiche desiderate (ad esempio, faretti LED, lampade regolabili, ecc.). Le prese elettriche possono costare tra i 20 e i 50 euro ciascuna.

Supponendo che una casa di 100 metri quadrati abbia 40-50 punti luce e prese, il costo complessivo solo per questi elementi può variare tra 2.000 e 6.000 euro, a cui vanno aggiunti i costi per il cablaggio, la manodopera e i quadri elettrici.

Impianto elettrico in un edificio in fase di ristrutturazione

Ristrutturare l’impianto elettrico in un edificio esistente è spesso più complesso. In molti casi, è necessario rimuovere parti delle pareti o dei pavimenti per accedere ai cavi, e questo può far lievitare i costi di manodopera e materiali. Inoltre, gli edifici più vecchi potrebbero avere impianti elettrici obsoleti o non a norma, il che richiede un lavoro di adeguamento alle normative vigenti.

Un altro fattore da considerare è la distribuzione dei cavi. In edifici esistenti, la posizione delle prese e dei punti luce potrebbe non essere ottimale. Rifare l’impianto ti dà l’opportunità di ripensare la disposizione, rendendo gli spazi più funzionali e pratici.

Normative e certificazioni: cosa sapere per essere in regola

Quando si rifà un impianto elettrico, non basta solo scegliere i materiali e la manodopera migliori. È fondamentale rispettare le normative di sicurezza e ottenere le certificazioni necessarie per garantire che tutto sia conforme alle leggi vigenti.

Conformità alle normative vigenti

In Italia, la norma CEI 64-8 stabilisce i requisiti minimi per la sicurezza degli impianti elettrici in edifici residenziali e commerciali. Tutti i nuovi impianti o i rifacimenti devono essere conformi a questa norma, che prevede, tra l’altro, l’installazione di dispositivi di protezione contro i cortocircuiti e le sovratensioni, oltre a prese e interruttori specifici per ambienti umidi come bagni e cucine.

Per ottenere la certificazione di conformità, l’impianto deve essere installato da un elettricista qualificato, che, al termine dei lavori, rilascia un documento che attesta che tutto è stato eseguito secondo le regole. Questo certificato è fondamentale, non solo per garantire la sicurezza della casa, ma anche per eventuali vendite o affitti futuri dell’immobile.

Risparmi possibili con incentivi e detrazioni fiscali

In Italia, il Bonus Ristrutturazioni come ne abbiamo approfonditamente parlato in questo articolo consente di detrarre fino al 50% delle spese sostenute per lavori di ristrutturazione, compreso il rifacimento dell’impianto elettrico.

Questa detrazione viene applicata su un massimo di 96.000 euro di spesa e può essere suddivisa in 10 anni. Inoltre, se i lavori includono interventi per migliorare l’efficienza energetica, come l’installazione di un impianto domotico o di illuminazione a basso consumo, potresti beneficiare anche di ulteriori agevolazioni.

Impianti elettrici intelligenti e domotici

L’innovazione tecnologica ha rivoluzionato il modo in cui interagiamo con le nostre case, e gli impianti elettrici non fanno eccezione. Con l’integrazione della domotica e di sistemi intelligenti, la tua casa diventa più sicura, efficiente e comoda.

Cos’è un impianto domotico?

Un impianto domotico è un sistema che ti permette di controllare vari aspetti della casa, come l’illuminazione, il riscaldamento, l’apertura e chiusura delle tapparelle, e molto altro, tramite un’applicazione su smartphone o tablet. Questo tipo di impianto è pensato per migliorare il comfort e l’efficienza della casa, consentendoti di regolare tutto a distanza.

Ad esempio, puoi impostare l’illuminazione per accendersi o spegnersi automaticamente quando entri o esci da una stanza, oppure puoi controllare il riscaldamento di casa mentre sei ancora al lavoro. Questi sistemi non solo migliorano la qualità della vita, ma aiutano anche a ridurre i consumi energetici, permettendoti di risparmiare sulle bollette.

Costi di un impianto elettrico tradizionale vs. domotico

Un impianto domotico richiede un investimento iniziale maggiore rispetto a un impianto tradizionale, ma offre vantaggi a lungo termine in termini di risparmio energetico e comfort. I costi di un impianto domotico possono variare in base alla complessità e al numero di dispositivi da integrare, ma in genere possono partire da 3.000 euro per una configurazione base, arrivando fino a 10.000 euro o più per un sistema completamente automatizzato.

L’investimento iniziale può sembrare elevato, ma a lungo termine potresti vedere una significativa riduzione dei consumi energetici, specialmente se abbini l’impianto a dispositivi a basso consumo energetico, come lampade LED o termostati intelligenti.

Integrazione di sistemi di sicurezza e allarme

Un altro grande vantaggio degli impianti domotici è la possibilità di integrare sistemi di sicurezza avanzati come telecamere di sorveglianza, sensori di movimento e allarmi antifurto. Collegandoli  all’impianto elettrico sarà possibile gestirli tramite la stessa app utilizzata per controllare l’illuminazione e il riscaldamento.

Questo tipo di integrazione ti offre una protezione completa, consentendoti di monitorare la tua casa anche quando sei lontano. Puoi ricevere notifiche sul telefono in caso di movimenti sospetti o controllare le telecamere di sicurezza in tempo reale. Sebbene l’installazione di questi sistemi aumenti il costo dell’impianto elettrico, la tranquillità che offrono li rende un investimento molto apprezzato.

Errori da evitare durante la progettazione e installazione dell’impianto elettrico

Quando si rifà un impianto elettrico, è importante evitare errori che possono aumentare i costi o creare problemi futuri. Noi siamo qui per aiutarti a fare le scelte giuste fin dal primo giorno.

Sottovalutare il numero di punti luce e prese

È facile sottovalutare il numero di prese e punti luce necessari. Con il nostro aiuto, pianifichiamo tutto in anticipo, così non dovrai preoccuparti di dover fare aggiunte costose in futuro.

Non considerare le future espansioni

Le tue esigenze possono cambiare nel tempo. Per questo motivo, progettiamo impianti che ti consentono di espandere e aggiungere nuove funzionalità senza interventi invasivi.

Scegliere materiali scadenti

Risparmiare sui materiali può sembrare conveniente, ma a lungo andare rischi di spendere di più in manutenzione e riparazioni. Scegliendo materiali di qualità sin dall’inizio, ti garantiamo un impianto che durerà negli anni.

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